Esponenti del mondo della cultura e molti ascoltatori si stanno mobilitando per difendere la ormai quasi storica trasmissione del mattino di Radiouno «Il Baco del millennio», destinata a scomparire, secondo i piani del direttore del Gr Antonio Caprarica, insediato dopo le elezioni politiche.
Caprarica, che alcuni accusano di favorire un modulo informativo «leggero», ha deciso di sostituire gli approfondimenti socioculturali proposti dal «Baco», a cura di Piero Dorfles e della redazione culturale, con un programma appaltato a una collaboratrice esterna Giulia Fossà. Secondo indiscrezioni non confermate, il programma dovrebbe incentrarsi su temi meno impegnati di quelli di alto tenore sociale e culturale generalmente affrontati dal «Baco del millennio». Ma la nuova trasmissione non è ancora pronta e per ora, nella fascia 10.30-12, sulla rete ammiraglia prosegue il poco entusiasmante palinsesto estivo all’insegna della musica leggera.
In difesa del «Baco del millennio» anche un appello firmato, fra gli altri, dalla scrittrice Dacia Maraini, dal giornalista Paolo Rumiz, dagli storici Lucio Villari, Giuseppe Tamburrano e Mimmo Franzinelli, dal musicista Nicola Piovani, dall’economista Tito Boeri e dal romanziere veneto Tiziano Scarpa.
«Il baco del millennio – scrivono – è una trasmissione di grande qualità e efficacia, autorevole, amata dal pubblico e dagli studiosi che vi partecipano.
è un appuntamento ormai irrinunciabile, pienamente rispondente alla vocazione informativa di Radio Uno Rai e alla funzione del servizio pubblico.
Chiediamo che non venga cancellata dal palinsesto e che riconquisti la sua tradizionale durata di un’ora e un quarto per 5 giorni a settimana».
Rubriche giornalistiche della redazione sacrificate anche nel pomeriggio di Radiouno, per fare spazio alla presentatrice Enrica Bonaccorti con un programma sulle notizie del giorno. Raiuno ha scritturato nei mesi scorsi anche Maurizio Costanzo, andato in onda con «L’uomo della notte», dialoghi notturni con gli ascoltatori.
Il tutto, fra l’altro, sullo sfondo di dati di ascolto in calo, sia per Radiouno sia per Radiodue (stando alle ultime rilevazioni Audiradio), sulla scia della insostenibile leggerezza del palinsesto estivo.
