Nonluoghi Archivio Cecenia: l’Europa contro Berlusconi

Cecenia: l’Europa contro Berlusconi

di Fabio Galluccio
9 – 22 novembre
: 19 italiani morti in Iraq uccisi da un’autobomba kamikaze. Dal 1945 è la prima volta che tanti nostri soldati muoiono. Al di là del lutto e del grande dolore, questa missione fuori dall’Unione europea e dall’Onu pone serie responsabilità politiche e morali su questo governo, incapace di esprimere una politica estera coerente con il resto dell’Unione Europea. Il cavaliere ha cercato , ottenendolo, l’appoggio di Bush per legittimarsi all’estero. L’Unione europea per la prima volta nella sua storia censura il presidente di turno dell’Unione (Berlusconi) sulla difesa di Putin sulla Cecenia con un mozione che ha visto il voto di tutti i gruppi politici, compreso gli stessi popolari a cui Forza Italia, incomprensibilmente è stata inserita.

“Le Monde” parla delle dichiarazioni di Berlusconi come “onta per l’Europa”.
“Gentile presidente del Consiglio comincio oggi un digiuno che risponda alla sua improvvida dichiarazione sulla Cecenia, e la esortio a correggerla”: così Adriano Sofri scrive in una lettera di protesta indirizzata a Berlusconi il 9 novembre scorso. “(..) lei – scrive Sofri – ha negato un tentato genocidio”.

L’Italia che sta vivendo una delle sue stagioni più insicure, insediata non solo dal terrorismo interno (un altro pacco bomba a Viterbo, minacce alla CGIl firmate Falange Armata), ma anche ormai, come, purtroppo abbiamo dolorosamente constatato, è obiettivi di un terrorismo internazionale. E non basta, come fa Pisanu, espellere sei, sette musulmani, con dubbi in alcusi casi di costuzionalità per rimediare a politiche pericolosissime messe in atto dal governo.

Come ha scritto il filosofo tedesco Karl Jaspers, “quando si è scontenti di sè, la colpa deve essere di qualcun altro. se non si è nulla, si è per lo meno anti e si colpiscono in forme individuali gli impotenti usandoli come capri espiatori…”.
E questo ha a che fare anche con la censura che sembra essere la cosa che più interessa a questo governo. Annullato un altro programma, l’ennessima trasmissione. Questa volta è stata “chiusa” Raiot e “imbavagliata” Sabina Guzzanti. Domani sera saremo all’Auditoriun per sostenere la libertà ed applaudire Sabina.

Il cavaliere in un libro di Bruno Vespa, edito dalla Mondadori casa editrice di proprietà di Berlusconi, attacca violentemente “L’Unità” affermando che “l’odio verbale del giornale ha prodotto nell’ultimo anno 37 minacce di morte” nei suoi confronti.

Il Polo all’attacco di Prodi perché invia un manifesto programattico ai partiti dell’opposizione. Intanto “L’Espresso” pubblica un sondaggio politico. In tutte le regioni vincerebbe Prodi su Berlusconi, tranne che in Puglia.

I sindacati scendono in piazza contro il terrorismo. Molti esponenti del centrosinistra e Casini, dopo i vili attentati a Istambul contro le sinagoghe, si stringono nelle sinagoghe di tutta Italia accanto alla comunità ebraica.
I sindacati uniti a Reggio Calabria per protestare contro il governo che si è totalmente dimenticato del Mezzogiorno. Due operai morti in un incidente di lavoro a Vibo Valentia.

Cancellato con un colpo di spugna il referendum del ’93 in cui gli italiani dissero sì alla depenalizzazione delle droghe leggere. L’Italia torna indietro in tema di droghe, rispolverando un probizionismo becero, oltre che inutile e dannoso. Il governo ha varato il disegno di legge sulla droga. Il Consiglio dei ministri ha infatti approvato all’unanimità la relazione presentata da Gianfranco Fini. Il testo firmato dal vicepresidente del Consiglio inasprisce le pene pecuniarie e penali, reintroducendo la «dose minima giornaliera» vecchia di vent’anni e scientificamente infondata.

Il Governo decide sulla sede unica del deposito nazionale delle scorie nucleari, accumulate dalla dismissione delle centrali italiane e da attività di ricerca. Il sito dovrebbe accogliere scorie di 2/a e 3/a categoria, quelle cioè di alta e media durata per un totale di 60 mila metri cubi. Berlusconi ha deciso. Grazie a un colpo di mano, Scansano Jonico (MT) diventerà la pattumiera nucleare italiana per presunte caratteristiche di stabilità geologica, con il beneplacito del sindaco di AN (che cerca poi di fare marcia indietro viste le proteste della popolazione) e del ministro Matteoli.

Il nostro patrimonio naturale è in svendita. L’Ue ha bacchettato il nostro Paese, aprendo ben 64 procedure d’infrazione solo in materia d’ambiente. Le violazioni in oggetto sono a tutto campo: dal rischio di distruzione di “siti d’interesse comunitario”, alle nuove norme nazionali sui rifiuti, alla mancata protezione della fauna selvatica. Margot Wallstrom accusa apertamente l’Italia per la lentezza nel recepire le normative comunitarie sull’impatto ambientale delle nuove opere e le “politiche che possono causare danni all’ambiente e alla salute dei cittadini”.

Nell’ultima Finanziaria approvata ricorrendo al decreto di fiducia anche misure che diminuiscono i contributi finanziari ai lavoratori colpiti da malattie derivate dall’amianto. Si introduce l’assicurazione obbligatoria per il rischio calamità naturali (un altro omaggio alle aziende del cavaliere e un’altra tassa per la gente comune). Prima della fiducia governo battuto ancora una volta sulla tassa di un euro per chi vola. L’inflazione scende al 2,5%, ma nessuno se ne è accorto. Proteste da parte delle associazioni dei consumatori.

Mentre Fini sta per partire per Israele dove condannerà il fascismo, continuano gli “amori alle origini fasciste” del suo popolo. Arriva a tutti i deputati un video pro Priebke, regalato gentilmente da un deputato di AN. Fini espelle il deputato. Intanto i sindaci di AN cambiano la toponomastica a favore di Giorgio Almirante (ultimo esempio a Corropoli in Abruzzo, tra l’altro sede di un campo di concentramento voluto dal fascismo) o di qualche altro gerarca fascista. Assunta Almirante dichiara che vuole rifondare il Movimento Sociale Italiano.

Parafrasando John Kennedy, in cui in questi giorni ricorre il quarantennale della sua morte, ci domandiamo quanto ognuno di noi deve fare per la democrazia di questo Paese in questi travagliati giorni.

nonluoghi

nonluoghi

Questo sito nacque alla fine del 1999 con l'obiettivo di offrire un contributo alla riflessione sulla crisi della democrazia rappresentativa e sul ruolo dei mass media nei processi di emancipazione culturale, economica e sociale. Per alcuni anni Nonluoghi è stato anche una piccola casa editrice sulla cui attività, conclusasi nel 2006, si trovano informazioni e materiali in queste pagine Web.

More Posts

ARTICOLI CORRELATI