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Tra censure e epurazioni

di Fabio Galluccio

21 dicembre – 6 gennaio: arrivano pacchi bomba a tutto spiano. Con una medesima data ( 22 dicembre) e una stessa citta di provenienza., Bologna. Il primo trovato vicino la casa di Prodi nel capoluogo emiliano. Fino ad arrivare a quelli inviati al capogruppo del partito popolare, al laburista Titley e allo spagnolo Salifranca. A Nassiriya colpi di mortaio sugli italiani.
Di nuovo censura: questa volta sotto accusa la trasmissione di Rai “L’Elmo di Scipio”, perché Enrico Deaglio ha intervistato il direttore di “The Economist”, notoriamente critico verso il cavaliere. Deaglio, il prossimo epurato? Lucia Annunziata contro il direttore generale, Cattaneo, “ormai divenuto il difensore di ufficio del premier. Deaglio afferma ”Stabiliscano per legge che il premier non si critica”.

Johannes von Dohnanyi; rappresentante dell’Osce sulla libertà di informazione; “In Italia c’è una situazione di pericolo per la libertà di informazione. Silvio Berlusconi darà, con la la legge Gasparri, la stretta mortale ai media italiani”.
Intanto il cavaliere senza pudore firma il decreto per salvare Rete4 dall’andare sul satellite opponendosi a una legge approvata dal Parlamento nella precedente legislatura.

Il settimnale americano “Newsweek”, qualifica il nostro premier il peggiore dell’anno. Secondo il settimanale ha collezionato solo guai: come presidente di turno Ue, “il suo incarico effettivo é iniziato paragonando un europarlamentare tedesco a un kapo’ nazista e si è concluso con il disastro del recente summit costituzionale”. L’Associazione della Stampa estera lo ha ha nominato “Peggior cominicatore del 2003. “Le Monde” ha scritto “Inqualificabili le sue parole sulla Cecenia”. “El Pais”: “Berlusconi considera carta straccia le promesse elettorali e manifesta un’allarmante mancanza di rispetto per le Istituzioni. Utilizza la carica che ricopre per i propri scopi e perverte il connubio tra capitalismo e democrazia”.

Nella conferenza di fine anno il cavaliere attacca tutti: dà la colpa della crisi economica all’euro , attacco la par condicio dei partitti sulle reti televisive, difende la legge Gasparri. Prodi afferma che “in Europa è mancata l’Italia”.

Ciampi nel discorso di fine anno chiede riforma condivise da tutti e di far prevalere il dialogo tra risparmatori e imprese, evitando scontri tra Tesoro e Banca d’Itale. Il cavaliere non chiama il Presidente per gli auguri. Bossi e i suoi attaccano apertamente il Colle.

Parmalat, tutti indagati. Tremonti e il cavaliere invece di assumersi le proprie responsabilità, attaccano l’autonomia di Banca d’Italia.

Cento senatori di opposizione, ma anche di maggioranza, scrivono al presidente del Senato; Marcello Pera, per evitare le censure e le regole inquisitorie che vorrebbe imporre per chi vuole fare un’interrogazione parlamentare. Nando Dalla Chiesa dichiara “Ci stanno togliendo la libertà di interrogazione stabilita dal regolamento e dalla Costituzione”.

Per i lavoratori dipendenti le tasse sono aumentate di oltre 10 miliardi. L’inflazione ferma al é ferma al 2,5 : per l’Adusbef siamo al 12%. Da uno studio Ires-CGIL i lavoratori che rischiano la soglie povertà, sono circa 6 milioni. Per l’Eurostat il prodotto interno lordo procapite é sceso sotto la media UE..
La base si ribella all’accrdo firmato tra governo e sindacati dei trasporti. In tilt le città. Il governo vuole attuare la linea dura contro lo sciopero selvafggio.

Consoliamoci con il canto: Tony Renis, l’amico del cavaliere, incaricato di organizzare il Festival di San Remo, ha superato ogni immaginazione: 22 cantanti, molti dei quali sconosciuti quasi. Avremo un altro festival a Mantova in contrapposizione a questa ulteriore debacle del cavaliere. Un successo almeno lo abbiamo ottenuto: Apicella, il cantante preferito dal cavaliere, non é stato inserito tra i cantanti del festival e il cd inciso con il cavaliere, come scrive “Newsweek”, pare non stia ottenendo successo.

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