ii percorsi

Castoriadis: superare la centralità dell'economia
 
  Cornelius Castoriadis (1922 - 1997) è uno dei principali pensatori libertari del Novecento, economista, sociologo, psicoanalista, fondatore della rivista Socialisme ou Barbarie. Critico lucido e spietato del socialismo reale e del capitalismo, Castoriadis individua la centralità dell'economia , cha da mezzo dell'esistenza umana ne diventa fine ultimo, come tragico momento unificante del marxismo e del capitalismo con condivisione del significato immaginario del "progresso".

   In altre parole, il marxismo, nella sua lunga storia, si è opposto a un sistema del quale, però, condivideva l'immaginario dello sviluippo e del benessere, l'ineluttabilità del processo di accumulazione. Il marxismo vorrebbe cambiare, in teoria, il soggetto, la borghesia con il proletariato, ma al centro rimane il primato del lavoro produttivo, in sostanza al capitalismo (del quale evidentemente si condivide la premessa di un certo  "benessere" come obiettivo dello sviluppo) si rimprovera di non poter mantenere le promesse, di non saper garantire l'espansione necessaria alle forze produttive.

  E dunque si vuole superare il capitalismo ma il nuovo sistema immaginato non presenta un cambio di paradigma. Il lavoro produttivo resta il momento significante dell'esistenza e le sue logiche si trasmettono alla società facendola funzionare in modo meccanico e allontanandola dalla percezione immaginaria  individale e collettiva della vita e della convivenza (partecipazione, libertà, solidarietà). Il modello economico diventa politico e riduce la società a una "associazione di produttori" di cui si parla nel Manifesto del Partito Comunista riferendosi alla ricerca di un "libero sviluppo" di ognuno e di tutti, che non è altro se non l'espansione delle loro potenzialità produttive.

   Castoriadis insiste sulla centralità dell'immaginazione individuale e dell'immaginario sociale come momento creativo di produzione di significati esistenziali, come consapevolezza nuda della desiderabilità della libertà di ognuno e di tutti in contrapposizione a una società che non fa che clonare l'immaginario sociale dominante con pretese addirittura scientifiche. La politica, dunque, deve rispondere a questa centralità e diventare il momento istituente di questo desiderio, cioè della libertà. E qui si avvertirà il ruolo della responsabilità di ognuno e di tutti  nel circolo immaginario-politica: "E' necessario poter immaginare altro da ciò che è per poter volere; e bisogna volere altro da ciò che è per liberare l'immaginazione", osserva Castoriadis. 

Un sito su Castoriadis curato da David Ames Curtis
Un intervento Castoriadis e la democrazia
Infine, una biografia in inglese
o Per un percorso nel pensiero di Castoriadis: il saggio di Fabio Ciaramelli "una critica libertaria al marxismo: Cornelius Castoriadis (Il tetto n.120, 1983); di Pietro Barcellona: "Politica e passioni. Proposte per un dibattito" (Bollati Boringhieri, 1997).
Tra i libri di Castoriadis: "L'enigma del soggetto. L'immaginario e le istituzioni" (Dedalo, 1998); "L'istituzione immaginaria della società" (Bollati Boringhieri, 1995).
Unarticolo diCastoriadis si trova nella rivista Libertaria di novembre 1999, preceduto da un interessante saggio di Fabio Ciaramelli ("L'immaginario libertario di Castoriadis") al quale ci siamo ispirati nello righe qui accanto
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