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Dopo l’armistizio, il Bellunese, così come l’Alto Adige e il Trentino, fu in sostanza annesso al Terzo Reich mediante l’istituzione di un’area istituzionale speciale, la Zona di operazioni delle Prealpi, affidata da Hitler alle gerarchie naziste tirolesi, bramose di espandere il loro potere.
Per venti mesi Romo fu in prima linea nelle azioni contro nazisti e fascisti (che occupavano e terrorizzavano città e paesi bellunesi), inquadrato nelle brigate Garibaldine. Fu vicecomandante della “Gramsci”, attiva in particolare sulle Vette Feltrine, accanto al mitico comandante Bruno, Paride Brunetti.
In questa intervista ricorda quei lunghi e faticosi mesi, rievoca alcuni episodi significativi e sottolinea quanto sono ancora vivi i valori di libertà e uguaglianza sociale che ispiravano la lotta di liberazione.
Dopo la guerra, periodo nel quale tanti partigiani di sinistra incontrarono l’ostracismo istituzionale faticando anche a trovare lavoro, Egildo Moro diventò un noto albergatore, molto apprezzato a Caorle e poi a Tarvisio, sui monti del Friuli, dove per circa 40 anni portò avanti con la famiglia la gestione dell’hotel Nevada.