La studiosa indiana lancia un allarme sul crescente controllo che alcune oligarchie imprenditoriali, leggi le principali industrie multinazionali del settore agroalimentare, esercitano sulla produzione e sulla commercializzazione del cibo nel mondo. i rischi riguardano innanzitutto un aumento della carenza di alimenti in Paesi in via di sviluppo costretti a convertire le colture secondo i parametri della redditività per le grandi imprese che acquisiscono la proprieta dei terreni.
  Ma i rischi riguardano anche i paesi industrializzati che vedono precipitare le tutele sulla qualità degli alimenti. Inquieta ancora di più sapere che il Wto, l'organizzazione mondiale del commercio, finora non ha fatto altro che assecondare gli interessi dell'oligarchia del cibo, favorendo il suo disegno di controllare tutto ciò che finisce sui nostri piatti, possibilmente con largo spazio al business delle manipolazioni genetiche.