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"Basta sgomberi e terrore nei campi nomadi"
Roma: un gruppo di associazioni accusa il sindaco Rutelli e le forze del'ordine
 

   "Di nuovo centinaia di agenti e decine di mezzi mobilitati in piena notte per ''aggiustare'' la situazione dei campi rom.

   Di nuovo famiglie svegliate traumaticamente con l'ordine di lasciare il campo, senza preavviso.

   Di nuovo terrorismo. E un'ulteriore eloquente dimostrazione dell'incapacita' del delegato del sindaco Rutelli di risolvere dignitosamente il problema del Casilino 700.

  Questa notte due campi (Atac e Vasca navale) sono stati sgomberati, distruggendo gli averi dei rom. Ancora una volta le persone sono state trattate al pari di oggetti e intere famiglie trasferite arbitrariamente, contro la loro volonta'.

  Tuttavia, di fronte alla recrudescenza delle politiche repressive nella citta' di Roma la mobilitazione in difesa dei diritti cresce e si qualifica. Stanotte un presidio di 300 persone ha impedito che i 45 rom dell'Arco di Travertino (fra i quali 30 bambini) venissero espulsi dalle abitazioni in cui vivono da trent'anni e abbandonati in mezzo alla strada.
Ancora una volta, come a Tor de' Cenci, una tempestiva mobilitazione di base ha permesso di contenere la brutalita' delle azioni decise dall'avvocato Lusi, che mostra, tra l'altro, di non tenere in nessun conto le linee programmatiche espresse dall'insieme del Consiglio Comunale.

  Questo ennesimo attacco si iscrive in un quadro inequivocabile: lager mascherati da centri di accoglienza per immigrati, una città confiscata dal moralismo vaticano che arriva a cancellare il diritto di esprimere la propria personalita',
l'inasprimento di politiche proibizioniste che aggravano una gia' insostenibile situazione di sovraffollamento delle carceri.

  Si tratta di scelte pericolose, che precludono ogni prospettiva di convivenza e di reale progresso. Chiediamo quindi:

   1) le dimissioni dell'avvocato Lusi, le cui iniziative stanno
irrimediabilmente compromettendo un lavoro di anni e alimentano
un clima persecutorio nei confronti del popolo rom;

  2) che siano rispettate la Delibera 31 del '99 e l'Ordine del giorno
del Consiglio Comunale del 16 marzo 2000 e che, di conseguenza,
il Consiglio Comunale prenda una posizione precisa e ponga fine
alle politiche repressive nei confronti delle minoranze, favorendo
i processi di integrazione e convivenza che si sviluppano in città".

Capodarco
A.R.C.I. Solidarieta' Lazio
Coordinamento contro le guerre - Universita' di Rom
C.S.P.S. - Comitato Straniero per Stranieri
C.S.O.A. Forte Prenestino, La Strada, Spartaco
A.R.G. - Ass.ne per l'amicizia tra rom e gage'
Rifondazione Comunista - Federazione di Roma
O.R.M.A. - Osservatorio rifugiati e migranti
Control / Alt
ISKIDA


 



o Sulla situiazione nei campi nomadi romani pubblichiamo un comunicato a firma di diverse organizzazioni che si occupano di difesa dei diritti delle popolazioni rom in Italia e che denunciano i metodi del Comune e delle forze dell'ordine.

Il racconto di un sinto modenese: "Quella mattina di sei mesi fa poliziotti, carabinieri, finanzieri con i cani arrivarono al campo e i bambini erano terrorizzati...".

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di Nonluoghi
 
 
 

 

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