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pensieri

La mucca pazza è sempre straniera...
Italia, si allarga alle stalle la retorica da fortino assediato applicata agli immigrati
 

di NANDO SIGONA

    Primo quadro. Gli allevatori italiani presidiano la frontiera per proteggerci dall'invasione della carne straniera. Straniero=strano. Strano parente a pazzo.
Al confine con la Francia file di tir aspettano di essere ispezionate dalla finanza, gli allevatori controllano i controllori con particolare zelo. C'è odore di ritorsione verso i cugini transalpini sempre avvantaggiati dalle "quote" europee (non a caso arriva la solidarietà di Ercolina e dei produttori di latte). 
  Altra scena. Intervista al gestore di una delle macellerie più chic di Roma, una boutique della carne. “I nostri clienti continuano a comprare carne bovina. Si fidano di noi. Commerciamo solo carne di prima qualità proveniente dai verdi pascoli della Danimarca”. Bovino ariano, immune da patologie neuro-psichiatriche per retaggio divino.
   Terza scena. Il ministro della Sanità, Veronesi, che voci danno come prossimo ministro del governo Berlusconi (ma questo è un altro discorso, forse), proibisce la donazione del sangue a chi ha trascorso un periodo di alcuni mesi in Inghilterra nell'ultimo decennio. Misura mediatico-precauzionale.
Ultima scena. Il direttore di una delle principali testate sportive italiche nel solito salotto televisivo (quando si passerà ai bagni? i commenti sarebbero certo più interessanti!) dichiara, con la solennità che in Italia è sola del calcio, “gli stranieri rubano il futuro ai giovani calciatori italiani”. Poco originale, si dirà, ma ancora piuttosto efficace visto l'applauso che ne è seguito.

  Quattro frammenti, molti altri si possono cogliere da giornali e televisioni. Provincialismo e xenofobia applicata alle vacche. Interessi di categoria che si mescolano a dichiarazioni da campagna elettorale. La retorica da fortino assediato che siamo abituati a sentire applicata agli stranieri (meglio se albanesi, zingari o slavi), che presta espressioni, pathos e commenti a mucche straniere ed altri ameni animali.
   Intanto il ministro Pecoraro Scanio prepara la carta d'identità per le mucche italiane. Per quelle straniere, invece, permesso di soggiorno temporaneo o espulsioni.
 


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(5 dicembre 2000)

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