ile campagne

Jovanotti canta contro il debito e il pollaio s'infiamma
 


   Dite quello che volete sulla sua musica, ma Jovanotti ha fatto bene. Ha portato nella monotonia bucolica di Sanremo dirompenti sonorità etniche per ricordarci che il problema del debito estero dei paesi poveri esiste ancora. Come prima, più di prima. Anzi, a qualcuno lo avrà ricordato, a molti invece avrà trasmesso in quel modo un messaggio forse mai arrivato prima; o arrivato in modo confuso e appannato (ha ragione Chomsky: le democrazie occidentali e i loro media riescono a inventarsi falsi questioni "vitali" e a rendere i problemi importanti apparentemente così complicati da indurre i cittadini, rassegnati, a disinteressarsene mentre i realtà le questioni sono spesso semplici e chiare...).
    Ricordo che una quindicina di anni fa, con Alex Langer, Michele Boato e Edoardo De Angelis stavamo organizzando un grande concerto a Venezia, in campo San Polo, a sostegno della campagna di allora, che mi pare si chiamasse "Nord-Sud, debito, biosfera, sopravvivenza dei popoli" o qualcosa di simile. Parecchi cantautori avevano già dato l'adesione, poi non se ne fece nulla perché la Regione, alla fine, si spaventò di sostenere un'iniziativa così "di parte". Sarà anche per il ricordo di quel progetto fatto naufragare che mi è piaciuto un po' di più sentire il bravo Jovanotti portare a Sanremo il suo messaggio "di parte". Di parte? Sì, così lo chiamano tutti quelli che ieri - dai megafoni del centro-destra - hanno farneticato contro quella parentesi seria fra canzoni e canzonette accusando Jovanotti di aver fatto uno "spot" alla sinistra, perché nel suo rap etnico si appella a D'Alema in quanto primo ministro. Se il ridicolo fosse una malattia, qui molti sarebbero già in rianimazione... Come dire, la politica è altrove. Bravo Jovanotti, non ti curar di lor ma guarda e canta.
(zenone sovilla)

(23-02-2000)
o
"Cancella il debito" 
di Lorenzo Jovanotti

 "Un miliardo di persone nel pianeta vivono con meno di un dollaro al giorno non stanno tentando di battere nessun record e non hanno fatto voto di povertà la loro realtà non è una scelta ma la loro unica possibilità un dollaro al giorno toglie il medico di torno nel senso che le persone non hanno la possibilità di curarsi e nemmeno di informarsi non possono studiare e nemmeno contribuire in nessun modo a cambiare la loro situazione l'economia dei paesi nei quali vivono è schiacciata da un debito estero talmente grande che non rimane neanche un soldo da spendere per lo sviluppo delle cose basilari  la salute l'educazione l'unica risorsa che resta alla popolazione è l'emigrazione  verso i paesi più ricchi e poi la storia la conosciamo e sappiamo spesso come va a finire Io adesso mi rivolgo all'onorevole D'Alema approfitto del microfono per parlarle di questo problema chissà quanti già le avranno sottoposto la questione
 ma io vorrei usare il microfono e la televisione
 per chiederle da qui di dare un segno profondo
 alla questione del debito estero di molti paesi del sud del mondo che sono soffocati dal divario accumulato verso i governi ricchi del mondo cosiddetto industrializzato
 paesi che per secoli sono stati colonizzati e poi fatti annegare nel mare di un progresso difficile da sostenere per carenza di infrastrutture e zero potere decisionale al tavolo per niente rotondo della banca mondiale e del fondo monetario internazionale cancella il debito[85]. Anche Giovanni Paolo Secondo Papa Woitila ha espresso il suo appoggio per Jubilee 2000 che è un'organizzazione nata per fare pressione in quei paesi che possono risolvere la questione tra questi c'è l'Italia e io mi rivolgo a lei presidente del consiglio si consigli con i suoi e faccia un gesto grande di quelli che cambiano la storia se lei cancella il debito a lei andrà la gloria e a un sacco di famiglie la speranza per molti è una questione di sopravvivenza
 dimostri che la politica non è solo far quadrare i conti di una legislatura.
D'Alema unisciti a noi non avere paura   Approfittiamo del Giubileo per ripartire da zero se lei cancella il debito aiuta il mondo intero lo faccia lei per primo e gli altri le verranno appresso se il sud non si risolleva non ci sarà nessun progresso  ma solo nuove guerre di disperazione  tragedie umanitarie e sovrappopolazione lo faccia lei per primo e gli altri seguiranno in fila appoggi il progetto di Jubilee 2000                 cancella il debito

                           Presidente del consiglio io mi rivolgo a lei promuova un incontro del G7 lo dica agli altri sei mettete la parola fine all'era coloniale
 non c'è neanche più la minaccia del socialismo reale che aveva in un certo modo giustificato l'esigenza di sostenere regimi corrotti senza nessuna trasparenza       cancella il debito Regali questo orgoglio alla nostra generazione inizi lei per primo quest'epoca di trasformazione  se si muovono i politici poi seguiranno i banchieri se lei cancella il debito noi ne saremo fieri dimostri a tutti che le cose si possono cambiare  io la saluto e la ringrazio e torno a ballare cancella il debito". 

L'appello "Jubilee 2000"
e un articolo di Francesco Terreri v@i

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