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Baget Bozzo e il vero volto del Polo
Le prediche del consigliere di Berlusconi contro l'invasione islamica dell'Europa cristiana
 

di LUCIANO LOCCI

    Oggi si è soliti attribuire a Bossi e alla Lega l'intolleranza sui temi dell'immigrazione, mentre Berlusconi e il Polo dovrebbero "garantire", e rappresentare l'elemento moderato, freno alle violente ed irriverenti emozioni leghiste.
   Ma l'attribuzione dei ruoli, purtroppo, non è corretta; con un'analisi più attenta, si scopre che non è possibile confidare in un ruolo di contenimento o di moderazione da parte del Polo. Vediamo perché. 

  Da un po' di  tempo don Gianni Baget Bozzo, di Forza Italia e consigliere di fiducia di Silvio Berlusconi, occupa le prime pagine de "la  Padania" e dice cose che fanno paura, degne di Bossi. 

   In un articolo di martedì 12 dicembre, "l'Europa nichilista si arrende all'Islam", in prima pagina, don Baget Bozzo presenta la sua lettura della realtà politica europea. Il Cristianesimo è visto da don Gianni come "fondamento storico della civiltà europea": "l'Europa è la civiltà cristiana", che le socialdemocrazie non sanno riconoscere". Dice don Gianni: "Le virtù naturali, legate allo spirito militare della difesa e all'istinto di società, sono andate totalmente distrutte dopo la fine della seconda guerra mondiale. L'Europa non è più in grado di avere ciò che ha tenuto sempre insieme un popolo: un esercito (...). L'Europa post rivoluzionaria socialdemocratica ha il suo vertice nel mettere sul medesimo piano il Ramadan musulmano e la Pasqua cristiana come distinto esercizio di eguali diritti religiosi. Quello che importa è negare la Tradizione ebraica, greca, romana, sintetizzate nel Cristianesimo come valore trascendente, come valore morale. E con ciò si apre le porte al nemico storico dell'Europa cristiana, l'Islam. Per la natura stessa della sua religione, l'Islam ha sempre considerato il Cristianesimo il suo principale nemico. L'obiettivo storico dell'Islam è di distruggere il Cristianesimo, quale unico ostacolo alla realizzazione del Corano: l'islamizzazione del mondo. Un fantasma si aggira per L'Europa: l'alleanza tra il nichilismo socialdemocratico, l'abdicazione dei cattolici al cattolicesimo e la volontà islamica di islamizzare l'Europa". 

   Con questo strepitoso finale, in un climax crescente di rigurgiti da Tribunale della Santa Inquisizione, don Gianni conclude il suo pezzo su "la Padania". 
Non una Guardia Padana, non Haider, ma un prete, persona di fiducia di Berlusconi e uomo di spicco nell'elite culturale di Forza Italia, compie affermazioni di questo tipo.
   Don Gianni Baget Bozzo scriveva spesso, un tempo, anche su "la Repubblica". Oggi al rigore sintattico non si accompagnano il rigore culturale, morale ed umano; e oggi con articoli come quello citato egli favorisce indirettamente all'intolleranza nei riguardi dello straniero e della cultura islamica.

  Qualsiasi bravo liceale potrebbe insegnare a don Gianni quanto l'Islam in età medievale fosse più tollerante dell''Europa cristiana e quale sia stato il peso della grandiosa cultura islamica nello sviluppo della stessa civiltà europea. Ma sarebbero parole gettate al vento.

   Ma è casuale, isolato,  l'intervento del consigliere di Berlusconi su "la Padania"? Così non sembra. Domenica 17 dicembre, il quotidiano leghista ha riproposto in seconda pagina un lungo articolo - questa volta un'intervista a Baget Bozzo - dal titolo  "L'islam vuol distruggerci. La sinistra lo spalleggia". In quest'intervista don Gianni rincara la dose, affermando che rispetto al Medioevo non è cambiato nulla: "Sono 1600 anni che l'Islam aggredisce la civiltà cristiana. Non siamo più nel Medioevo, è vero, ma la sostanza del discorso non cambia affatto". Demoniaca - sia concesso il termine - e squallida la distorsione che don Gianni Baget Bozzo riesce ad operare nella lettura della storia europea. Egli afferma, infatti: "Siamo stati massacrati per secoli in casa nostra. Non dimentichiamoci le continue invasioni islamiche sul territorio europeo. i cristiani di allora, fieri di difendere non solo la propria religione, ma l'intera civiltà europea, risposero colpo su colpo. Oggi purtroppo l'Europa è immersa in una cultura laicista e illuminista che ha prevalso definitivamente dopo la fine del comunismo".

   Confidando nell'inclinazione alle distorsioni storiche e al revisionismo di parte del suo elettorato, don Baget Bozzo cancella, con un colpo solo, la triste storia dell'intolleranza nell'Europa cristiana, le tragedie prodotte dal colonialismo cattolico, le persecuzioni degli ebrei e dei moriscos. 
Ogni cittadino di discreta cultura - non un "mangiapreti comunista"-  non può che restare sconvolto da questa delirante mistificazione della storia.
   Le affermazioni di Baget Bozzo, le sue infiammate prediche dalle pagine de "la Padania", rivelano la vera natura delle destre,  il  profondo legame tra le forze conservatrici della Chiesa e la destra in Italia. Come poter ragionevolmente sperare in un intervento di Berlusconi sulle esternazioni di Bossi, se questi sono i pensieri dei massimi consiglieri del leader del Polo? 

   Non solo. Le posizioni del sacerdote di Forza Italia sono in linea con la convergenza internazionale tra destre xenofobe e cattolicesimo conservatore. E questo è l'aspetto più preoccupate della questione. Proprio il partito di Haider, grazie al vescovo ultraconservatore Kurt Krenn, come spiega acutamente Angela Mayr su "il Manifesto" del 16 dicembre, ha da tempo proclamato una "santa allenza" con la Chiesa conservatrice, in nome della difesa dello spirito cristiano dell'Europa minacciata dall'Islam: anche la recente visita al Papa rientra in questa "santa alleanza". 

   E' chiaro che non vi è niente di improvvisato nelle affermazioni di Gianni Baget Bozzo. Sconcertante, invece,  la profonda analogia tra le posizioni del Polo e le destre xenofobe europee. 
 Così non è un caso se ne "la  Padania" il mondo della Chiesa occupa uno spazio rilevante: dal Papa, che condanna la Carta europea perché non riconosce le radici cristiane del Vecchio Mondo, al pio intervento del "sciur curat" che spiega cosa sia l'Immacolata concezione ai lettori "padani". Anche la destra italiana cerca di legittimarsi sposando le ansie della Chiesa più reazionaria.

  Vecchi fantasmi si aggirano in Europa: forze xenofobe e preti intolleranti.
In Italia, queste forze convergono nel Polo, che rivela dunque una profonda natura estremistica.
 


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