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Mamma! Manifesto della nuova satira

da [b]www.mamma.am/[/b]

Siamo un gruppo di donne e uomini nudi, uniti da un impulso creativo inarrestabile: cambiare la storia della satira italiana.
Siamo nudi per il gusto di praticare l’onesta’ intellettuale, perche’ non abbiamo le spalle coperte da nessuno, e perche’ la lana pesante dei vestiti ideologici ci da’ prurito alla fantasia, e ci stimola a spogliarci di ogni preconcetto, per ridere delle contraddizioni di ogni dogma e verita’ “incontestabile”. Ci piace scrivere e disegnare, ma non sotto dettatura, e facciamo fatica a seguire regole diverse dalla nostra libera ispirazione, inseguendo criteri astratti ma potenti come la “vendibilita'” dell’arte o le vaghe e fantomatiche “leggi del mercato” dietro le quali si nasconde la paura di editori e mercanti d’arte che non osano percorrere strade nuove per colpa delle loro braccine corte, e danno a “quello che vuole il pubblico” la colpa della loro vigliaccheria.

Ci piace ricevere un giusto compenso per quello che facciamo, ma sentiamo il bisogno di scrivere e disegnare anche per il semplice gusto di farlo, perche’ non siamo macchine a gettone, e l’impulso di dare forma a parole, linee e colori prescinde dai denari che ci vengono sventolati davanti.

Pratichiamo l’arte dello scritto e dell’immagine come creativita’ senza strategia, allergici alle strategie di marketing e desiderosi di costruire un nucleo di messaggi denso e significante come il cuore di una stella.

Siamo un laboratorio creativo finalizzato alla comunicazione e alla crescita artistica (ma anche umana e professionale) di ognuno dei ragazzi di bottega che partecipano a questo progetto. In questo laboratorio il successo, comunque lo si intenda, e’ una conseguenza automatica di quello che faremo, e non un obiettivo angosciante e meschino da raggiungere a tutti i costi per salire su un piedistallo d’argilla a vincere medaglie di cartone.

Testo e immagini danzeranno assieme in liberta’, e in questo laboratorio ognuno avra’ spazio per seguire una personale strada artistica, una sperimentazione o una collaudata formula espressiva. La forza del lavoro di rete sta nel far incontrare questi percorsi individuali che si arricchiscono e contaminano di nuovi spunti per la compresenza degli altri autori.

Ci siamo incontrati e ritrovati in rete tra simili per costruire un nuovo spazio espressivo, tristi per il lento decomporsi della satira italiana sulle pagine putrefatte dei giornali di partito, ma al tempo stesso eccitati e affascinati dalle enormi potenzialita’ espressive offerte dalle nuove tecnologie.

E adesso siamo qui, tutti insieme sul web con lo stesso spirito con cui staremmo assieme in osteria, a ridere di gusto dandoci pacche sulle spalle, e siccome la rete e’ piu’ grande di qualunque osteria, di spazio ce n’e’ per tutti.

Chiunque e’ libero di aderire a questo manifesto artistico e creativo partecipando al nostro progetto, regalando al gruppo la propria arte per ricevere in cambio l’enorme energia che nasce dall’innesto della creativita’ del singolo in una fertile rete di pensieri.

Il nostro taccuino di appunti si chiama Mamma! perche’ le mamme sono l’ultimo riferimento sicuro per noi bamboccioni fannulloni, costretti ad una eterna giovinezza dalla gerontocrazia che da trent’anni a questa parte ha occupato tutti gli spazi disponibili nella satira e nell’informazione, dove continuano a spadroneggiare gli stessi che leggevamo negli anni ’80 quando eravamo ragazzini, e che ancora oggi ci guardano come tali.

Ma ormai siamo cresciuti, abbiamo qualcosa da dire, e vogliamo dirlo subito senza chiedere il permesso a papa’ o all’editore di turno. E per questo ci vuole la Mamma.

Mamma! E’ una invocazione di aiuto, un sospiro di sollievo, un fastidio che finalmente ti togli di dosso, un meravigliato stupore, una delle ultime parole che non sono state colonizzate, stuprate, marchiate a fuoco e vendute a tranci, e per questo ce la teniamo stretta, la urliamo dai tetti, la bisbigliamo di notte a denti stretti quando abbiamo le bollette da pagare, e la pronunciamo con fierezza quando creiamo dal niente qualcosa di bello.

Mamma! E’ il grido del disperato un attimo prima di morire, ma e’ anche la prima parola del bambino un attimo dopo aver conquistato il potere di esprimersi, e in questa danza tra vita e morte, tra nascita e distruzione, tra speranza e porcherie del mondo, tra merda e pannamontata vogliamo creare una macedonia di allegria, incazzatura, riflessione profonda e rilassamento leggero, dove il testo e l’illustrazione si guardano e si parlano, diversi ma indispensabili l’uno all’altro come l’uomo e la donna.

Il nostro sguardo ironico e’ profondamente immerso nel nostro tempo, nella realta’ sociale e microsociale che viviamo quotidianamente, e pur non escludendo a priori forme di racconto intimista o messaggi che richiamano valori assoluti e universali nel tempo e nello spazio, sentiamo la necessita’ di trasformare in parole e tratti l’epoca in cui viviamo, per provare a raccontarla da una prospettiva diversa da quella a cui ci hanno abituati.

In un paese dove i comici fanno i politici e dove i politici fanno ridere, non sappiamo piu’ quali sono i confini tra disegno, satira, illustrazione, giornalismo, fumetto, impegno politico e allegro disimpegno artistico, e per questo vogliamo attraversarli a piu’ riprese, mescolando generi, linguaggi, strumenti e codici espressivi, usando come unico metro di giudizio il nostro libero confronto tra pari.

Libero perche’ crediamo in un’arte che sia un valore etico in se’ e come tale libero da ogni altra sovrastruttura morale, politica o religiosa.

Confronto perche’ crediamo nella comunicazione, nello scambio di idee che fa lievitare il talento e nelle reti di persone che possono fare cose molto piu’ grandi delle reti di computer.

Tra pari perche’ ci piace ritrovarci tra simili e spiriti affini, annusarci e riscoprire nell’altro lo stesso odore di trucioli di matita e di carta da taccuino che ci e’ cosi’ familiare.

Ci piacerebbe cambiare in meglio il mondo che ci circonda, consapevoli che Don Chisciotte non ha combinato poi molto, ma strada facendo si e’ divertito un casino..

I nostri bersagli sono l’ipocrisia, l’assurdo, la stupidita’ che si annida dove meno ce lo aspettiamo. Noi combattiamo il male come Goldrake, come i Cavalieri Jedi o quelli della Tavola Rotonda, come fanno gli eroi di tutte le grandi saghe che hanno segnato l’umanita’, la letteratura, la cinematografia e le nostre esperienze individuali. Nella vita di tutti i giorni siamo persone comuni, ma quando ci vestiamo con le nostre firme e pseudonimi e’ come se avessimo indossato la tuta di Batman, e sappiamo che basta un tratto di matita o due parole scritte al posto giusto per scatenare la forza primordiale dell’universo.

Questa grande battaglia epica e’ molto di piu’ di uno sfizio o un gioco creativo: e’ una missione di civilta’, cultura e resistenza umana che ci spinge a scrivere e disegnare sfidando notti insonni, lavori che facciamo per sopravvivere, malpagati o poco interessanti o entrambe le cose, il poco tempo che ci resta per le persone a cui vogliamo bene e che sopportano questo fuoco d’artista che ci brucia nelle vene, ogni forza oscura che ostacola l’espressione del nostro genio e ci impedisce di produrre parole e immagini che possano illuminare il buio anche se solo per il breve attimo necessario ad un sorriso.

Siamo un branco di animali selvaggi che trova in rete il proprio terreno di caccia, creature telematiche espanse nei cavi telefonici, e Internet e’ al tempo stesso nostro cibo e nostro prodotto.

Assieme a Riccardo Cocciante cantiamo che “ne’ soldi, ne’ donne, ne’ politica potranno dividerci” e ci impegnamo a rispettare, provare a capire e prendere per il culo quando necessario qualunque orientamento politico, ideologico, filosofico o religioso che non siano palesemente delle cazzate tipo Scientology, o tipo le varie forme di totalitarismo in stile Matrix colorate dalle ideologie piu’ varie, a cui siamo veramente allergici.

Cerchiamo di muoverci con una onestà intellettuale “individuale”, non imposta o filtrata da un “capo”, ma con un approccio adulto e disincantato che rifiuta di piegare i ragionamenti alla logica dell’appartenenza.

Nel “fuori onda” di una chiacchierata siamo più equilibrati, onesti e veri di quando cerchiamo di ammiccare verso i gruppi sociali e politici da cui ci sentiamo spalleggiati e rappresentati, e nel nostro fare satira in rete cercheremo di riprodurre proprio l’onesta schiettezza del fuori onda e delle chiacchierate, gettando via ogni maschera protettiva.

Cerchiamo un coraggio di raccontare che sia piu’ e meglio della semplice trasgressione. Non ci interessa soltanto rompere schemi e regole per raggiungere il barattolo della marmellata quando il potere ce lo nasconde nello scaffale piu’ alto. Vogliamo anche e soprattutto scrivere nuove regole della satira che ci regalino un coraggio mai visto, quello che ci vuole per guardarsi dentro e trovare anche nei nostri difetti, limiti, odi, idiosincrasie e meschinita’ tutto il riflesso delle porcherie sociali e globali nelle quali siamo immersi come figli del nostro tempo, per poterle afferrare, guardare, valutare e giudicare con uno sguardo sereno e ironico, che comincia a far pulizie dalla cantina di casa come primo passo verso un mondo pulito.

Se saremo capaci di rivolgere in primis il coltello verso di noi, con la stessa spietatezza con cui lo rivolgiamo verso il potere palesemente marcio, faremo qualcosa di unico e grandioso.

Sentiamo che in Italia c’e’ bisogno piu’ che mai di satira, anzi di buona satira, anzi di buona satira fatta fuori dai giochi di partito e dai grandi gruppi editoriali. Una satira artigianale, autoprodotta e libertaria che sta alla satira commerciale cosi’ come la marmellata fatta in casa della mamma sta alle gelatine chimiche prodotte in serie. Se ne fa poca e ci si guadagna zero, ma la qualita’ e’ immensamente superiore.

Amiamo la satira come forma libera di espressione artistica, senza sentirci necessariamente legati a quello di cui parlano tutti o alla notizia del giorno. Non ci piacciono le vignette e i testi prodotti in catena di montaggio, come se la satira o l’informazione vera potessero sottomettersi alle esigenze della produzione industriale. Il nostro e’ un progetto artigianale, fatto con cura, ogni pezzo va lisciato come si deve con la carta abrasiva ad acqua a grana 360, e possiamo metterci anche giorni per arrivare al risultato finale. Nessuno ci corre appresso, siamo noi che corriamo appresso alla realta’ e la azzanniamo con agguati e appostamenti che possono essere anche lentissimi.

La rete non ci basta, e appena possiamo cerchiamo di incontrarci per guardarci negli occhi e raccontarci in poche ore quello che richiederebbe mesi e mesi di posta elettronica per essere espresso senza sguardi, risate, cibo e presenza fisica.

Pronti a tutto per salvare il paese dalla morte cerebrale e dalla satira che puzza di muffa, sfideremo l’impossibile fino a farlo diventare realta’.

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Questo sito nacque alla fine del 1999 con l'obiettivo di offrire un contributo alla riflessione sulla crisi della democrazia rappresentativa e sul ruolo dei mass media nei processi di emancipazione culturale, economica e sociale. Per alcuni anni Nonluoghi è stato anche una piccola casa editrice sulla cui attività, conclusasi nel 2006, si trovano informazioni e materiali in queste pagine Web.

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