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Campagna elettorale, assalto all’informazione

di Fabio Galluccio
3 marzo- 19 marzo: La parlamentare europea olandese, liberale, Johanna Boogerd-Quaak ha redatto un rapporto ponderoso su “I rischi di violazione della libertà di espressione e di informazione nell’Unione Europea, con particolare riguardo all’Italia”. L’Italia ne esce a pezzi sul piano della democrazia: non si esclude la possibilità che possa essere attivato l’articolo 7 del Trattato europeo, dato che è seriamente in pericolo il diritto del cittadino a essere informato correttamente da una stampa libera e pluralista. La stessa presidente della RAI, Lucia Annunziata, ha illustrato i dati presentati dall’Osservatorio di Pavia che la Rai invia periodicamente all’Autorità per la garanzia delle comunicazioni dove si evince che nell’informazione televisiva il cavaliere stritola non solo l’opposizione, ma i suoi stessi alleati. E continua a non voler contradditorio in televisone con l’opposizione. A “Porta a Porta” va con la Moratti a raccontare i risultati eccellenti della riforma della scuola italiana e dell’economia, mentre tutto affonda.

Si vende in questi giorni in Italia con l’Internazionale il dvd del documentario trasmesso il 21 agosto 2003 dalla Pbs, la tv pubblica americana. Quella che la giornalista del New Jork Times, Alexandra Stanley, ha definito “Un’occhiata al potere e alla follia di Berlusconi”.
In questo documentario si possono vedere tra l’altro i giornalisti americani che vengono cacciati in malo modo dalle guardie del corpo del cavaliere. Stavano intervistando e riprendendo alcuni ragazzi della Sinistra giovanile che manifestavano proprio davanti alla sede RAI a Roma in una precedente puntata del programma di Bruno Vespa, dove “in maniera molto democratica” Berlusconi aveva rifiutato di avere nello studio un rappresentante dell’opposizione.

La trasmissione “Ballarò”, sospesa in Rai forse perché critica di Aznar, il premier spagnolo. Biagi censurato anche come ospite. Milva parla in un’intervista di non avere più possibilità di partecipare a trasmissioni televisive in Italia, per ostracismo politico.

Il cavaliere sempre più isolato in politica estera dopo il gravissimo attentato a Madrid, costato la vita a più di 190 persone e la pessima figura del suo amico Aznar, che ha accusato senza alcuna prova l’ETA. In più si è aggiunta la preoccupazione internazionale per il rispetto delle regole democratiche in Russia con la vittoria dell’amico Putin. Questi fatti gravissimi pongono Berlusconi in una situazione assurda. L’unico ormai rimasto ad appoggiare l’ex premier spagnolo dopo la splendida vittoria di Zapatero, leader dei socialisti spagnoli. Zapatero afferma di voler ritirare i soldati spagnoli dall’Iraq, senza presenza della forza multinazionale dell’ONU. Anche Polonia e Sud Corea vogliono rimandare a casa i propri contingenti. Solo il il nostro presidente del consiglio e la sua maggioranza approvano in Parlamento il rifinanziamento della missione in Iraq. Il 20 tutte le forze di opposizione, i movimenti e i no-global saranno in piazza a Roma a manifestare per la pace e contro il terrorismo.

Il cavaliere propone come riforma della Giustizia che non si può più ricorrere in appello se l’imputato è stato assolto, per garantirsi ancora altre impunità. E intanto fa approvare dal Parlamento, forte dell’appoggio di AN e della Lega, un emendamento alla legge sulla grazia che praticamente affonda la possibilità per il presidente della Repubblica di concedere autonomamente la grazia ad Adriano Sofri.
Perfino Il Foglio e il suo direttore Ferrara parlano di destra “cialtrona”, che fa tutte le leggi che favoriscono gli interessi del premier. Si ritorna al codice fascista. Castelli ministro della Giustizia manifesta davanti al Parlamento con un gruppo di leghisti contro Roma ladrona e salta insieme a loro che gridano “Chi non salta italiano è!”, offendendo naturalmente tutto un popolo.
Bossi è grave in ospedale, anche se non filtrano più notizie. Il quotidiano “La Padania” pubblica gli orari delle messe padane con clero preconciliare in perfetta “ortodossia autoctona”. Messe padane con celebranti padani.
Maroni e Sacconi ancora all’attacco dell’articolo 18 della statuto dei lavoratori.

La Banca d’Italia presenta un bollettino di guerra sullo stato dell’economia italiana sempre più in stagnazione, con una produttività in flessione del – 0,3%. Lo stesso Ciampi cerca di scuotere il governo: “Non c’è motivo perché il sistema… non riprenda quella strada di crescita…quanto e più degli altri Paesi europei”. Sciopero generale dei sindacati sulle pensioni il prossimo 26 marzo, ma anche contro la politica economica del governo che sta creando seri danni al Paese.
Quattromila persone in Campania contro l’emergenza rifiuti. Sempre più in tilt il ministro Matteoli che pensa ad affossare il protocollo di Kyoto e mettere “uomini di sicura fede” come presidenti dei parchi. Il Parlamento europeo boccia il ponte dello stretto di Messina perché considerato “inutile, velleitario e costoso”.

Un’altra legge liberticida proposta da AN, con codazzo della Lega: dopo quella sull’immigrazione e quella sulla droga, ora tocca alle discoteche. Chiuse dopo le due di notte.

Spezzata la lapide di Modena nel Parco della Resistenza che ricorda con le parole di Primo Levii l’Olocausto. Segno dei tempi, di un’Italia che irride all’antifascismo e agli ideali di libertà e giustizia.

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