Nonluoghi Archivio Iraq, la svolta di Bush, Blair, Berlusconi e listini

Iraq, la svolta di Bush, Blair, Berlusconi e listini

Iraq, autobomba uccide 35 persone.
Baghdad, 17 giugno 2004, ore 7.30
«L’Iraq fa progressi e sarà libero».
George W. Bush, 17 giugno 2004, ore 17.47.
«Mi rallegro che il Consiglio di Sicurezza abbia indicato che potremo tornare in Iraq se le circostanze lo permettono. Oggi, le circostanze non lo permettono. Seguiamo la situazione con molta attenzione»
Kofi Annan, 17 giugno 2004, ore 18.11 Ora aspettiamo la nuova analisi geopolitica di Giuliano Amato e di quelli che agitano lo spettro della guerra civile se si ritirano le truppe di occupazione. Guerra civile? Perché, adesso che cosa è in corso in Iraq se non una strage continua di civili della quale (a proposito di censure televisive) spesso ci sono negate le immagini?
Intanto, negli Stati Uniti, la commissione indipendente d’inchiesta conferma che Bush diceva il falso quando attribuiva al regime dittatoriale iracheno anche connessioni con Al Qaida (“Bin Laden chiese aiuto a Saddam, ma non trovo accoglienza”, afferma il rapporto americano). Insomma, smascherata l’ennesima bugia dei guerrafondai permanenti e preventivi.
«Dopo la nuova bugia dell’amministrazione Bush c’è una ragione in più per ritirarsi dal pantano iracheno. Il governo venga in Parlamento a spiegarci i motivi per cui ha condotto l’Italia in una guerra senza sbocco e sempre più sanguinosa».
Alfonso Pecoraro Scanio (Verdi), 17 giugno 2004, ore 12.08.

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