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Occupazione del potere

di Fabio Galluccio
1-17 luglio:
Tremonti si dimette, il cavaliere no. Questo governo ormai occupa il potere infischiandosene dei naturali passaggi istituzionali. E’ il primo governo dell Repubblica in cui si dimettono il ministro degli Esteri, degli Interni e dell’Economia, cioè i tre maggiori ministri e ben sei sottosegretari (forse sette, la cifra… “balla” !) ma che non ritiene di andarsene. Occupazione del potere, ripeto, infischiandosene delle regole democratiche. E qui vi sono anche delle colpe istituzionali su cui non si può sorvolare. Per quindici giorni a colpi di verifica (probabilmente non ultimata mentre scrivo), si nomina ministro il direttore generale del ministero dell’Economia, Siniscalco, che aveva seguito la politica di Tremonti, essendo un suo fido, dopo che proprio tutti avevano rinunciato all’incarico anche per il disastroso stato dei conti pubblici.
The Economist scrive: ” Molti italiani erano convinti che Berlusconi avrebbe migliorato l’economia. Ma dopo tre anni è stato fatto ben poco. Il premier ha passato invece molto tempo a risolvere i suoi problemi giudiziari, facendo approvare leggi pensate solo per la sua difesa. E invece di mantenere la promessa di risolvere il conflitto di interessi lo ha aggravato”.

Ma c’è di più in tutta fretta dopo che la maggioranza ha varie volte fatto mancare il numero legale in Parlamento (questo governo ha il record della mancanza del numero legale in parlamento,: ben 44 volte !), viene approvata in tutta fretta una pessima legge sul conflitto di interessi che separa in sostanza la gestione dalla proprietà, come se il proprietario non potesse influire ugualmente su colui che gestisce l’azienda!

Ma c’è di più la commissione di vigilanza approva un ordine del giorno in cui si chiedono le dimissioni del consiglio di amministrazione della RAI, ormai tutto in mano all’opposizione e la maggioranza se ne infischia. Tutti i consiglieri, compreso quello proposto dall’UDC, che ha favorito l’approvazione dell’odg restano al loro posto. Tutto resterà come prima.

Ma c’è di più, mentre il Consiglio di Stato boccia il condono edilizio e la Corte costituzionale (grazie di esserci) afferma che alcuni articoli della Bossi – Fini sono incostituzionali, la Lega e altri componenti della maggioranza chiedono di cambiare la Costituzione.

Nel frattempo si “boicotta” una nave con 37 esuli sudanesi, infischiandosene del diritto d’asilo. Come scrive Oliviero Toscani: “Mi vergogno di appartenere alla razza umana”.

Muore un altro soldato italiano a Nassirya, questa volta pare per un incidente stradale. E’ la ventitreesima vittima di questa guerra in Iraq contro l’articolo 11 della nostra Costituzione.

Un ordigno rudimentale scoppia a Milano, un altro viene disinnescato.

La manovra finanziaria punisce tutti gli enti locali, ormai in rivolta, e il Sud, in barba al federalismo e alle speranze di sviluppo e di riscatto. L’inflazione risale al 2,4%, anche se, ormai tutti lo ripetono, sono cifre che nulla hanno a che vedere con la reale entità del valore dell’inflazione che si attesta, secondo alcune stime, sopra l’8%.

Pisanu, dopo che Sirchia ha proposto che gli anziani per resistere al caldo vadano nei supermercati, ha suggerito come alternativa… i pompieri!
Potremmo continuare all’infinito, ma è meglio non farci altro male!

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